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Orari silenzio condominio: facciamo chiarezza

Vivere in una struttura multifamiliare è spettacolare per certi versi ma talvolta può risultare limitante se si pensa anche solo agli orari silenzio condominio, alle possibili festicciole con qualche ospite in più, animali domestici, o in generale perché non si ha l’indipendenza generale sull’immobile, anche se di proprietà.

Proprio in merito agli orari silenzio condominio bisogna prestare articolare attenzione poiché la legge si esprime molto chiara rispetto alle fasce orarie e a cosa è concesso oppure no all’interno della struttura.

 

Dettagli legali sugli orari di silenzio condominio

Ci sono numerosi vantaggi nel vivere in un condominio ma un problema che può dividere le opinioni delle persone è quello del rumore. Il problema è che la vita in strutture in comune può essere rumorosa e con il suono/rumore che passa da un’unità abitativa all’altra così come il traffico generale su passerelle e scale comuni, non si avrà mai il silenzio che si può avere vivendo in una capanna di legno nel bosco.

Proprio per questo, in materia di orari silenzio condominio, la legge detta delle linee generali riguardo gli orari in cui sono concessi rumori più fastidiosi o comunque rumori gestibili.

Si fanno due distinzioni rispetto all’orario silenzio condominio:

  • Orario di silenzio: Va dalle 21:00 alle 8:00 e dalle 13:00 alle 16:00. Fasce orarie in cui è vietato ogni tipo di rumore nelle aree comuni e nelle abitazioni.
  • Orario Libero: Va dalle 8:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 21:00, in cui la legge tollera leggeri rumori collegati allo svolgersi della vita di tutti i giorni.

 

Vicini rumorosi

Anche i vicini rumorosi possono essere un problema. Se i vicini sono animali da festa, si potrebbe essere disturbati regolarmente dal rumore della loro eccessiva socializzazione

Talvolta ci si potrebbe trovare costretti a partecipare passivamente a liti, sedie e porte sbattute, tv o radio ad alto volume, chiamate interminabili ad ogni ora di giorno e notte, ecc. Nella migliore delle ipotesi ci si potrebbe trovare anche coinvolti in pianti ed urla notturne di bebè in fasce. Ma ad ogni modo, in situazioni che turbano la propria pace.

Per far fronte a quanto sopra, è bene tenere un registro audio degli schiamazzi o delle grida in modo da favorirlo all’amministratore di condominio per far sì che vengano prese i giusti provvedimenti legali. È bene procedere sempre con cautela e cercare di risolvere il tutto con una semplice chiacchierata poiché non è vantaggioso per nessun condominio creare guerre all’interno del condominio che nella maggior parte dei casi si riversano sull’assemblea e sulle decisioni comuni da prendere.

 

Quindi cosa fare per il rumore?

Abbiamo tutti diritto alla pace e alla tranquillità e con l’inquinamento acustico che causa disagio mentale a così tante persone questo è un problema crescente, quanto crescenti sono i problemi all’udito strettamente collegati all’inquinamento acustico della popolazione globale.

Lo statuto condominiale non chiarisce molto il problema di orari silenzio condominio, poichè la maggior parte degli statuti fa fede alla libertà inviolabile del soggetto umano e per questo ognuno lo interpreta in modo diverso. Per questo si fa fede al regolamento governativo sugli orari silenzio condominio ce sancisce specificatamente che, qualsiasi rumore che disturbi i residenti è un’infrazione ma, poiché non è definito entro quali limiti, è lasciato aperto e soggettivo.

Per segnalare vicini fastidiosi o meglio, poco attenti, il primo passo dovrebbe essere quello di informare l’amministratore di condominio del problema. L’amministratore dovrebbe portare in consiglio di amministrazione la questione precedentemente identificata e le opzioni da votare in consiglio in modo da decidere collettivamente se adire a vie legali o risolvere la questione internamente.

 

Conclusione

Vivere in un condominio sarà sempre più rumoroso che vivere in una casa unifamiliare, a dovuta distanza da chiunque, ma per molti residenti questa è una parte accettabile della vita in condominio. Il problema è che la nostra risposta e reazione al rumore è molto soggettiva e tenere i residenti dell’immobile coesi fa parte esclusivamente della bravura mediatica dell’amministratore.

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